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Un po' di storia

Terre di Ranchibile è un'azienda agricola ubicata in agro di Salemi, i cui terreni facevano parte di un feudo molto vasto. Il territorio nel 1400 apparteneva alla famiglia Crapanzano; Attraverso matrimoni di donne perveniva alla famiglia Ferro.
Nel 1815 Alonso Ambrogio Monroy Riccio, Principe di Pandolfina denunziava di possedere Ranchibile, confinante con Alberaccio, Giarretta, Celso di Fardella, Ricalcata ed il fiume, ed esteso 820 ha.
Il Principe di Pandofina il 9 settembre 1840 con atto del Notaio Girolamo Mondino di Palermo, donava al figlio Giuseppe Monroy, inteso Conte Ranchibile l'intero feudo. In cedola del verbo regio veniva impartita il 1° settembre 1845, ed il feudo calcolato in  827 ettari, risultava assegnato in condominio a Giacomo Busacca, marchese di Gallidoto, al sac. Francesco Gandolfo, al barone Verga ed alla baronessa Gaetana Gandolfo coniugi, alla Compagnia del SS. Sacramento di Trapani, al Divino Ufficio della Madrice Chiesa di Salemi, ad Angelo Rossi, ed allo stesso Principe di Pandolfina.
Nel 1862 il Comune di Salemi avendo fatta la denuncia degli usi, le terre rimaste in potere del Principe di Pandolfina, ma anche le altre, sono state soggette al proscioglimento. Oggi, una piccola parte  (44 ettari ca.), di quel grande Feudo, è di proprietà dell'azienda agricola biologica Terre di Ranchibile. Dal mese di aprile del 2024 l’azienda può vantare di produrre uve da mosto bio, avendo acquistato oltre 4 ettari di vigneto. Le vigne, varietà Zibibbo e Cataratto, sono allevate a spalliera bassa in una delle meravigliose colline di Salemi, la cui esposizione, al tramonto, permette di ammirare le spettacolari Isole Egadi che emergono dal mare. 
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